Bagnaia: "Ducati mi deve delle spiegazioni...". Dall'Igna: "Forse un problema psicologico"

Un ritiro nella Sprint e un ottavo posto in gara in MotoGP. I risultati ottenuti in Austria da Francesco Bagnaia sono stati al di sotto delle aspettative, dopo le buone premesse delle prove del venerdì e del sabato mattina. "Mi piacerebbe sapere cosa sia successo", ha dichiarato il pilota della Ducati a Sky Sport. "Come nel resto della stagione sono capitate cose che faccio fatica a capire. Qui sono sempre stato veloce e mi sono trovato a lottare per l'ottavo posto prendendomi tanti secondi da Marquez. È una situazione difficile da accettare"
Bagnaia ha spiegato che il problema principale continua a essere il feeling con la nuova Ducati: "Rispetto ai primi andavo più piano ovunque. E anche se guardo i miei tempi della scorsa stagione. Succede così da tutto l'anno. Venerdì ero veloce e giravo sul 29 alto. Anche sabato mattina mi sentivo a posto, nella Sprint invece è andata come è andata e in gara abbiamo avuto le solite difficoltà. Il potenziale c'è, ma siamo un po' vincolati". Sulla gomma posteriore: "Gli altri anni ero in grado di gestirla, quest’anno non so perché ma non ci riesco più".
Bagnaia è apparso ancora più duro parlando a Dazn Spagna: “Oggi si è ripetuto quanto accaduto durante il resto dell’anno. Lotto dando tutto me stesso e alla fine chiudo ottavo a 12 secondi. Sono sempre concentrato. Eppure oggi non mi sentivo a mio agio”. Poi ecco l’affondo: “Spero di ricevere spiegazioni”. Quando gli è stato chiesto a chi fosse rivolto questo messaggio, Pecco ha indicato la Ducati. Poi ha aggiunto: “Se sto perdendo la pazienza? Decisamente…”. Parole che rendono già infuocato l’avvicinamento al Gran Premio d’Ungheria, in programma la prossima settimana.
Il direttore generale di Ducati, Gigi Dal'Igna, poco dopo ha risposto a Sky: "È normale: quando uno si aspetta di fare cose importanti, ma poi non riesce ad esprimersi al suo livello. Chiaramente Bagnaia è deluso, purtroppo va così. Forse c'è anche un aspetto psicologico, noi cerchiamo di dare a Pecco il massimo sostegno. Quando le cose iniziano ad andare male, tutto finisce per andare male ed è difficile trovare un punto dal quale ripartire".
La Gazzetta dello Sport
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